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Garage in cemento-amianto compatto

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  • Garage in cemento-amianto compatto

    Ciao a tutti, mi rivolgo a voi per qualche informazione più dettagliata riguardo l'annosa questione amianto.
    Premetto essere medico ed aver spesso studiato la questione sia dal punto di vista sanitario che ambientale, per di più ho sempre cercato di fare attenzione a possibili fonti di esposizione, con il giusto buon senso e equilibrio.
    Tuttavia, il problema è sorto proprio in ambiente domestico.
    La casa dei miei (nella quale ho vissuto per 25 anni) ha un garage che solo di recente è stato scoperto essere stato costruito in fibro-cemento nel 1990. Una settimana fa mio padre è andato in discarica a lasciare delle piastre avanzate da anni (conservate in una casetta di ripostiglio, nella quale non entrava praticamente nessuno) che erano state usate per costruire questo garage e a quel punto gli è stato fatto notare che fossero state probabilmente fabbricate con una percentuale di amianto e pertanto non smaltibili comunemente.
    Ho contattato l'azienda che aveva fornito le strutture e ha giustamente ammesso che, essendo state vendute nel 1990, è stato certamente utilizzato dell'amianto per la componente fibrosa.
    Ora, non avendo alcuna conoscenza tecnica e in materia edilizia, posto che ho già  richiesto una valutazione di un ingegnere edile che arriverà  nei prossimi giorni (con un'osservazione preliminare ha definito la struttura "in buono stato", escludendo ci siano punti di rottura evidenti), è possibile dare un'opinione sul possibile livello di esposizione? Allego le foto:
    - questo è il tetto che è stato rivestito in lamiera; sotto ci sono delle piastre di amianto compatto


    - questa è la facciata laterale che, purtroppo, è stata solo verniciata

    - questo è il profilo delle canaline interne, che segue quello di posizionamento delle piastre, forse questo può rappresentare un punto di perdita? Come vedete, l'interno è comunque stato rivestito da altro materiale
    Ultima modifica di PheelMD; 27-08-2019, 10:38.

  • #2
    Buongiorno. Detto ovviamente che la parola finale spetterà  al tecnico che ne verificherà  visivamente lo stato, osservo che la presenza di un confinamento esterno (rivestimento metallico in copertura e intonaco delle pareti verticali) ha certamente fornito due contributi limitanti il degrado della struttura. Rivestimento e intonaco, infatti, quando integri o in buono stato di manutenzione, riducono o minimizzano l'eventuale dispersione atmosferica di fibre. Inoltre, sopratutto per quanto riguarda la copertura, il rivestimento protegge la lastra dall'azione degli agenti esterni (vento, precipitazioni, gelo ecc). Da questo punto di vista, pertanto, la dispersione ambientale atmosferica è probabilmente stata molto contenuta, tenuto anche conto che le fibre di amianto sono ubiquitarie e che l'atmosfera stessa agisce da diluente della concentrazione.
    Altro discorso per l'ambiente interno ove, almeno a giudicare dalle foto, le lastre sono a vista e quindi potenzialmente a diretto contatto con gli eventuali fruitori dei luoghi. Ovviamente, solo il sopralluogo che sarà  effettuato dal tecnico darà  una risposta più precisa: mi limito ad osservare che, stante il buono stato di conservazione apparente, la dispersione non credo sia stata tale da generare rischi eccessivi.
    Il mio sito web:
    www.studioricercheambientali.com - Monitoraggi Analisi e Consulenza

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    • #3
      Buongiorno SRA. Scusate, anche mio padre fece costruire nel 1990 un garage, penso prefabbricato. Però le pareti sono continue, sia all‘interno che all‘esterno e nei punti rovinati nell‘angolo si vedono dei sassolini. Sembrerebbe quindi calcestruzzo. Per confronto, invece, i prefabbricati in cemento amianto avevano le pareti composte da più lastre affiancate, su una struttura metallica, come vedo in queste foto? Grazie

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