Premetto essere medico ed aver spesso studiato la questione sia dal punto di vista sanitario che ambientale, per di più ho sempre cercato di fare attenzione a possibili fonti di esposizione, con il giusto buon senso e equilibrio.
Tuttavia, il problema è sorto proprio in ambiente domestico.
La casa dei miei (nella quale ho vissuto per 25 anni) ha un garage che solo di recente è stato scoperto essere stato costruito in fibro-cemento nel 1990. Una settimana fa mio padre è andato in discarica a lasciare delle piastre avanzate da anni (conservate in una casetta di ripostiglio, nella quale non entrava praticamente nessuno) che erano state usate per costruire questo garage e a quel punto gli è stato fatto notare che fossero state probabilmente fabbricate con una percentuale di amianto e pertanto non smaltibili comunemente.
Ho contattato l'azienda che aveva fornito le strutture e ha giustamente ammesso che, essendo state vendute nel 1990, è stato certamente utilizzato dell'amianto per la componente fibrosa.
Ora, non avendo alcuna conoscenza tecnica e in materia edilizia, posto che ho già richiesto una valutazione di un ingegnere edile che arriverà nei prossimi giorni (con un'osservazione preliminare ha definito la struttura "in buono stato", escludendo ci siano punti di rottura evidenti), è possibile dare un'opinione sul possibile livello di esposizione? Allego le foto:
- questo è il tetto che è stato rivestito in lamiera; sotto ci sono delle piastre di amianto compatto


- questa è la facciata laterale che, purtroppo, è stata solo verniciata

- questo è il profilo delle canaline interne, che segue quello di posizionamento delle piastre, forse questo può rappresentare un punto di perdita? Come vedete, l'interno è comunque stato rivestito da altro materiale

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